Tuesday, 29 October 2019

Parità di genere? Italiano VS Inglese

Il sessismo è un problema che affligge la società contemporanea e ne abbiamo continue conferme: ultimamente quello di stampo linguistico è sotto gli occhi di tutti in Italia, principalmente per motivi politici. Se in passato era difficile pensare che una donna potesse diventare “sindaco”, oggi non è più così: le lotte per la parità hanno consentito al genere femminile di accedere all’istruzione e quindi di arrivare a ricoprire ruoli di prestigio, anche all’interno della pubblica amministrazione. E dunque il caso “sindac-a”, per citarne uno, è spia dell’incertezza dei parlanti, a partire dai giornalisti: si dice sindachessa o signora sindaco? Il dubbio è sintomatico dei cambiamenti nella nostra società… e quindi è legittimo!

Il genere in italiano e in inglese

Il sessismo linguistico, inteso come la discriminazione nel rappresentare la donna rispetto all’uomo nella lingua, è un problema reale che caratterizza modi di parlare di nazioni diverse. E nella lingua italiana si è fatto sentire forte, visto che per antico retaggio, il genere maschile è andato a inglobare anche il femminile, trasformandosi in un neutro che non esiste (“cittadini”, “lettori”, “spettatori”, e anche il più generico “gli uomini” riferito agli esseri umani): questo ha reso le donne invisibili nella storia. Vi siete mai chiesti perché nei manuali scolastici ci siano pochissime donne? Non vorrete mica credere che non sia esistite donne geniali in passato… Lo afferma anche la linguistica dell’Accademia della Crusca Cecilia Robustelli: “Ciò che non si dice non esiste”.

Questo perché la parola è una forma di comunicazione, e permette alle persone di spiegare la loro visione del mondo. Se non nominiamo qualcosa, le stiamo negando visibilità!

Il genere in inglese

Ci sono alcuni sistemi linguistici che garantiscono una maggiore parità tra i sessi. Ad esempio, il genere in inglese è prevalentemente neutro. Non ci sono grandi distinzioni tra maschile e femminile in inglese e laddove esistono, si cerca di renderli entrambi visibili.

Quasi tutti i nomi di professione sono indeclinabili e hanno un’unica uscita sia per il femminile che per il maschile. “Writer”, “Doctor” e anche le più recenti professioni digitali come “Digital Specialist” e “Account Manager” sono tutti usati sia per gli uomini che per le donne. Alle volte, si esplicita il genere in inglese dicendo “female/male writer”, “female/male doctor” e così via. Solo alcune professioni fanno eccezione, ad esempio “actor/actress” e in quel caso vengono sempre nominati entrambi. Non è raro trovare nella scrittura la forma “s/he” per indicare “lui” e “lei” contemporaneamente. Oppure “Dear female and male readers” negli articoli di giornale e nei paper accademici.

In questo modo il mondo femminile in inglese risulta maggiormente visibile: sarà perché gli inglesi sono da sempre considerati un popolo very polite? O forse perché sono stati la culla dei Gender Studies?

Dato che numerose sono le parole inglesi che adottiamo nella nostra lingua, potremmo iniziare a prendere esempio anche da queste forme di lotta contro la discriminazione di genere: cosa ne pensate?

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