5 canzoni inglesi che celebrano l’emancipazione delle donne
Ogni anno, la Festa della Donna riporta alla ribalta temi riguardanti l’emancipazione femminile, la rivendicazione dei diritti delle donne e l’uguaglianza di genere.
Negli ultimi decenni, i concetti di “girl power” e “women’s empowerment” hanno avuto un forte impatto politico, civico ed etico nella società anglosassone.
Ma anche sul piano artistico e culturale, la voce delle donne si è fatta sentire forte e chiara.
Women’s empowerment – brani che hanno fatto la storia
In commemorazione di questa giornata, ma soprattutto delle sue protagoniste, vi proponiamo una breve playlist composta da canzoni inglesi che celebrano l’emancipazione delle donne.
Aretha Franklin – “Respect” (1967)
Brano composto da Otis Redding ma reso famoso da Aretha Franklin, cantante soul annoverata tra i più grandi talenti canori nella storia della musica.
“All I’m askin’ is for a little respect when you come home”
(Ti chiedo soltanto un po’ di rispetto quando torni a casa)
Uno dei maggiori successi della “Regina del Soul”, un’interpretazione magistrale e decisamente energica che scandisce un messaggio semplice e chiaro: R.I.S.P.E.T.T.O.
Chaka Khan – “I’m Every Woman” (1978)
Primo singolo pubblicato da Chaka Khan come artista solista e riproposto poi in versione dance da Whitney Houston nel film “The Bodyguard”.
“I’m every woman, it’s all in me”
(Sono ogni donna, è tutto in me)
Un brano frizzante e sensuale, in cui l’interprete scatena tutto il carisma e la potenza di un’abilità vocale fuori dal comune. Un inno al potere della femminilità che unisce tutte le donne, tuttora è considerato tra le canzoni più rappresentative del movimento di emancipazione femminile.
Gloria Gaynor – “I Will Survive” (1978)
La voce di Gloria Gaynor racconta in prima persona una storia di “empowerment”, subito arrivata in vetta alle classifiche e ancora adesso molto popolare. Un brano dal forte impatto emotivo, che trasmette la forza e la positività di un cuore infranto che trova il coraggio di sopravvivere e di riprendere in mano la propria vita, malgrado le avversità.
“Do you think I’d crumble? Did you think I’d lay down and die?
Oh no, not I, I will survive. Oh, as long as I know how to love, I know I’ll stay alive.”
(Pensavi che sarei crollata? Pensavi che mi sarei arresa e lasciata morire?
Oh no, non io, io sopravviverò. Oh, fin quando saprò amare, so che resterò viva.)
Diventato il più grande successo della cantante, questa avvincente storia di una donna che ritrova la propria forza interiore ha ispirato e continua ad ispirare ascoltatori in tutto il mondo.
Altri brani contemporanei
2Pac – “Keep Ya Head Up” (1993)
Un brano hip hop di denuncia contro il misoginia e il maltrattamento delle donne. È considerata una delle migliori canzoni scritte dal rimpianto Tupac, e si è classificata all’undicesimo posto tra le migliori 100 canzoni hip hop di sempre. Il testo affronta a muso duro il tema del rispetto verso le donne, soprattutto nelle comunità afroamericane.
Shania Twain – “Man! I Feel Like a Woman!” (1997)
Un brano gioioso e celebrativo che racconta la vita di una donna moderna, libera e indipendente. Concepito per sottolineare, la prerogativa femminile di godersi i vantaggi acquisiti dalle donne in decenni di dura lotta per la parità dei diritti.
Beyoncé – “Listen” (2007)
Scritto appositamente per il film Dreamgirls, basato sull’omonimo musical. Questo brano descrive il momento in cui una talentuosa artista decide di emanciparsi dall’oppressiva influenza del proprio produttore/compagno. Da qui l’accorato appello di una donna che chiede di essere ascoltata, riscoprendo la libertà di far sentire la propria voce, come donna indipendente.
Katy Perry – “Roar” (2013)
Brano pop che ha riscosso un grande successo commerciale e una ricezione positiva a livello internazionale. Il titolo “Roar” (ruggito / ruggire) rispecchia l’ispirazione dietro al brano, ovvero, la capacità di rialzarsi in piedi e di far sentire la propria voce con ritrovata fiducia in sé.